Cosa fare quando all’improvviso, si sentono rumori strani?
É comprensibile che, se senza motivo apparente, improvvisamente una persona inizia ad avvertire strani scricchiolii nella mandibola mentre mastica, sbadiglia o parla, il sentimento dominante sia paura o quantomeno preoccupazione.
Figuriamoci poi, se oltre a sentire “rumori strani”, improvvisamente non si riesce più nè ad aprire nè, a chiudere la bocca e si sente un dolore molto forte.
A me capitò da bambino! Blocco improvviso e dolore fortissimo.
Non feci nulla. Avevo pochi anni e non c’era ancora la coscienza diffusa che simili problemi andassero affrontati col la fisioterapia per cui, semplicemente, dovetti aspettare di guarire da solo.
Ah! Perchè molte volte, quella meraviglia che è il corpo umano si adatta, si modella o se volete si evolve, per far fronte ad una necessità, un bisogno o una situazione di dolore altrimenti non gestibile.
Ma senza cadere troppo nel filosofico o nel sentimentale, cosa dobbiamo fare se improvvisamente la mandibola si blocca o inizia a fare rumore?
Innanzitutto cercare di capire qual è il problema ma per far questo, dobbiamo fare un piccolissimo passo indietro al precedente articolo.
Il dolore orofacciale, è spesso causato da una disfunzione cranio-mandibolare la cui efficienza è legata alla corretta relazione funzionale tra:
- denti
- cranio
- mandibola
- Sistema nervoso (in particolare il ramo Mandibolare del nervo Trigemino)
Inoltre, come accennato in precedenza, il sistema cranio mandibolare ha alcune peculiarità importantissime:
- è un sistema in cui, mobilità e stabilità dell’articolazione formano un unico complesso
- vi sono connessioni funzionali con la colonna cervicale (specie il tratto Occipite- C3), il sistema nervoso e ovviamente, il cranio stesso.
- la fonte di un eventuale sintomo, è da cercarsi in un sistema che è multi-strutturale dove, l’articolazione temporo-mandibolare, non può essere vista come un’unica articolazione
Anatomia del sistema cranio-mandibolare.
A questo punto però, pur avendo sempre cercato in questo blog di non scendere in troppi tecnicismi, mi è d’obbligo dare una seppur non approfondita spiegazione, circa la biomeccanica articolare a livello temporo-mandibolare.
Essa è un articolazione sinoviale dove tra le due superfici articolari che sono il condilo e la fossa mandibolare (in alto indicate come temporomandibular joint), si interpone un disco cartilagineo.
Il disco, è una specie di cuscinetto che in una situazione normale:
- ha la funzione di facilitare lo scorrimento di una superficie articolare sull’altra.
- viene trascinato in avanti nella seconda fase dell’apertura della bocca.
- durante la chiusura, viene nuovamente trascinato indietro
- si muove all’interno dell’articolazione, senza che vi sia alcun rumore o click.
Tuttavia, vi sono disfunzioni in seguito alle quali non solo può emergere dolore ma, vi può essere una alterazione della qualità del movimento di apertura e spesso, una diminuzione dell’ampiezza dell’apertura stessa.
La più frequente di queste disfunzioni è la dislocazione antero-mediale del disco con riduzione.
Dislocazione antero-mediale del disco con riduzione.
In questa frequentissima disfunzione, il disco non è posizionato come dovrebbe essere sopra la testa mandibolare ma, leggermente più avanti.
Questo, ne altera il suo normale movimento.
Da qui, possono emergere i seguenti segni clinici:
- scivolamento laterale della mandibola durante l’apertura della bocca.
- leggera limitazione dell’apertura (non sempre)
- presenza di un click durante l’apertura e/o durante la chiusura della bocca.
- dolore associato al click (non sempre)
- diminuzione della forza statica nel lato sintomatico (che si traduce ad esempio, nella difficoltà a masticare cibi duri nel lato dove c’è la disfunzione).
Ora, la cosa che mi preme dirvi è che questa situazione è molto frequente, ampiamente gestibile e trattabile con la terapia manuale e l’esercizio terapeutico.
Tuttavia, prima di darvi alcuni cenni sul trattamento, mi preme descrivervi le altre ben più rare ed ahimè, più problematiche disfunzioni cranio-mandibolari che sono:
- la riduzione dell’apertura provocata dalla dislocazione ventrale del disco senza riduzione
- il dolore provocato dalla dislocazione dorsale del disco
- la dislocazione mediale del disco
Ma questo lo faremo nel prossimo articolo.
Per ora vi lascio con un breve ma importante consiglio.
Masticare un chewing-gum per molte ore al giorno, rappresenta una fonte di affaticamento enorme per tutti i muscoli masticatori e può essere un fattore predisponente a sviluppare problematiche crani-mandibolari.
Diminuitene un pò l’uso e vedrete, che ne troverete immediato beneficio.
Alla prossima.
Andrea