La lesione degenerativa del tendine del sovraspinato è una condizione comune tra gli individui di età superiore ai 50 anni, caratterizzata da dolore significativo e limitazioni funzionali nella spalla. Appartiene al gruppo delle “lesioni della cuffia dei rotatori”.
Epidemiologia e fattori di rischio
La prevalenza delle lesioni del sovraspinato aumenta con l’età, raggiungendo il 50% negli over 80 (Yamamoto et al., 2010). I principali fattori di rischio includono:
- Invecchiamento
- Uso ripetitivo del braccio sopra la testa
- Predisposizione genetica (Tashjian, 2012)
Meccanismi di rottura del tendine del sovraspinato
Il tendine del sovraspinato è uno dei tendini più frequentemente soggetti a lesioni, in particolare negli sportivi e nelle persone anziane. I meccanismi di rottura del tendine del sovraspinato possono essere suddivisi in diverse categorie:
- Lesioni Acute: Queste possono verificarsi a seguito di un trauma diretto o di un movimento improvviso, come un sollevamento pesante o un movimento di lancio. Le lesioni acute possono portare a rotture parziali o complete del tendine.
- Lesioni Croniche: L’uso ripetitivo e l’usura nel tempo possono portare a un deterioramento del tendine. Il sovraspinato è particolarmente vulnerabile a lesioni croniche a causa della sua posizione e della sua funzione nel mantenere la stabilità della spalla.
- Fattori Biomeccanici: Alterazioni nella meccanica della spalla, come la scapola alata o la disfunzione della cuffia dei rotatori, possono aumentare lo stress sul tendine del sovraspinato, portando a microtraumi e, eventualmente, a rotture.
- Fattori Vascolari: La scarsa vascolarizzazione del tendine del sovraspinato, in particolare nella sua porzione prossimale, può contribuire a una minore capacità di guarigione e a un aumento del rischio di lesioni.
- Patologie Infiammatorie: Condizioni come la tendinite o la borsite possono causare infiammazione e degenerazione del tendine, rendendolo più suscettibile alla rottura.
- Età e Degenerazione: Con l’invecchiamento, i tendini perdono elasticità e forza. La degenerazione del tendine è un fattore di rischio significativo per le rotture, in particolare nelle persone sopra i 40 anni.
Fisiopatologia
La degenerazione del tendine è un processo multifattoriale, influenzato da cambiamenti nella vascolarizzazione e nella composizione della matrice extracellulare (Rees et al., 2009). L’ipovascolarizzazione nella “zona critica” del tendine è cruciale nel processo degenerativo (Lohr e Uhthoff, 1990).
Manifestazioni cliniche
I pazienti generalmente lamentano:
- Dolore alla spalla, specialmente durante l’abduzione e la rotazione esterna. Molte lesioni degenerative possono essere asintomatiche, evidenziando l’importanza di una valutazione clinica accurata (Milgrom et al., 1995).
Diagnosi
La risonanza magnetica (RM) è il gold standard per la diagnosi, ma l’ecografia si è dimostrata un’alternativa valida ed economica, con sensibilità e specificità comparabili (de Jesus et al., 2009).
Trattamento
Il trattamento dipende dalla gravità della lesione e dai sintomi. Il trattamento conservativo può essere efficace quanto la chirurgia per lesioni di piccole e medie dimensioni (Kukkonen et al., 2014). Le opzioni includono:
- Terapia manuale, terapia fisica ed esercizio terapeutico (Kuhn et al., 2013)
- In caso di necessità, previo consulto con il medico specialista, si possono associare:
- Terapia antinfiammatoria
- Iniezioni di corticosteroidi (da limitare per potenziali effetti negativi)
L’intervento chirurgico è riservato ai casi di fallimento del trattamento conservativo o per lesioni massive. Buoni risultati a lungo termine sono stati riportati dopo la riparazione artroscopica in pazienti over 65 (Gerber et al., 2000).
La riabilitazione dopo una rottura del tendine del sovraspinato è un processo delicato e graduale che richiede attenzione e un approccio sistematico. È importante lavorare a stretto contatto con un fisioterapista esperto, che può personalizzare il programma di riabilitazione in base alla gravità della lesione e alle esigenze individuali del paziente.
Fasi della Riabilitazione
Tenendo sempre presente che ogni paziente ha una propria storia clinica e di conseguenza, il piano terapeutico può variare sensibilmente, generalmente le fasi della riabilitazione sono le seguenti:
- Fase Iniziale (1-2 settimane):
- Riposo e gestione del dolore: Durante le prime settimane, è fondamentale ridurre il dolore e l’infiammazione. Il riposo e l’applicazione di ghiaccio sulla zona interessata possono essere utili.
- Mobilità passiva: Un fisioterapista può eseguire movimenti passivi della spalla, come flessione ed estensione, per mantenere una certa mobilità senza stressare il tendine. Questi esercizi possono includere il movimento del braccio in avanti e lateralmente, aiutando a prevenire rigidità.
2. Fase di Mobilità Attiva Assistita (2-6 settimane):
- Esercizi di mobilità attiva: Una volta che il dolore inizia a diminuire, si possono iniziare esercizi di mobilità attiva. Ad esempio, il sollevamento del braccio in avanti e lateralmente, o lo stretching del braccio sopra la testa, può aiutare a migliorare la gamma di movimento.
- Esercizi di rinforzo isometrico: Questi esercizi comportano contrazioni muscolari senza movimento. Un esempio è premere il palmo contro un muro o contro un oggetto fermo. Questo aiuta a mantenere la forza muscolare senza sovraccaricare il tendine.
3. Fase di Rinforzo (6-12 settimane):
- Esercizi con elastici : l’uso di bande elastiche per esercizi di rotazione esterna e interna è molto efficace. Questi esercizi aiutano a rinforzare i muscoli della cuffia dei rotatori, che supportano il tendine del sovraspinato.
- Esercizi di rinforzo con pesi leggeri: in questa fase, si possono introdurre pesi leggeri per esercizi come il sollevamento laterale e frontale. È fondamentale iniziare con pesi molto leggeri e aumentare gradualmente il carico, sempre monitorando il livello di dolore.
4. Fase Funzionale (da 12 settimane in poi):
- Esercizi funzionali: È importante includere esercizi che simulano le attività quotidiane, come sollevare oggetti sopra la testa o spingere/tirare. Questi esercizi aiutano a ripristinare la funzionalità della spalla in modo pratico.
- Stretching: Lo stretching dei muscoli deltoide e pettorale è cruciale per mantenere la flessibilità. Esercizi come il “cross-body stretch” o il “doorway stretch” possono essere molto utili.
Considerazioni Importanti
- Progressione Graduale: È fondamentale progredire lentamente attraverso queste fasi. La riabilitazione può richiedere tempo, e ogni paziente ha un proprio ritmo di recupero.
- Attenzione al Dolore: Durante ogni fase, è importante prestare attenzione al dolore. Se un esercizio provoca un dolore significativo, è meglio fermarsi e consultare il fisioterapista.
- Sostenere la Cuffia dei Rotatori: La cuffia dei rotatori gioca un ruolo critico nel supportare il tendine del sovraspinato. Gli esercizi di rinforzo dovrebbero concentrarsi su tutti i muscoli della cuffia per garantire un buon supporto.
- Fisioterapia: Considerare sessioni regolari di fisioterapia può accelerare il recupero e garantire che gli esercizi vengano eseguiti correttamente.
In conclusione, la riabilitazione dalla rottura del tendine del sovraspinato è un percorso che richiede pazienza, dedizione e attenzione. Con un programma di riabilitazione ben strutturato e la guida di un professionista, è possibile ripristinare la funzionalità della spalla e tornare alle attività quotidiane in modo sicuro ed efficace.
Prognosi
La prognosi varia; il 37% delle piccole lesioni asintomatiche progredisce in dimensioni in 3 anni (Moosmayer et al., 2010), evidenziando l’importanza del follow-up regolare.
Conclusioni
La lesione degenerativa del tendine del sovraspinato negli over 50 richiede un approccio personalizzato. Comprendere i meccanismi fisiopatologici e le opzioni terapeutiche basate sull’evidenza è fondamentale per ottimizzare la gestione e migliorare la qualità di vita dei pazienti.