Introduzione
L’avulsione della spina iliaca è una lesione rara ma significativa che colpisce principalmente giovani atleti, in particolare i calciatori. Questa condizione si verifica quando una parte dell’osso viene strappata via a causa della contrazione violenta o improvvisa dei muscoli attaccati a quella porzione dell’osso. Nel caso specifico del giovane calciatore, il muscolo sartorio o il retto femorale possono causare una trazione eccessiva sulla spina iliaca anteriore superiore (SIAS) o inferiore (SIAI), provocando una frattura da avulsione.
Anatomia della Spina Iliaca
La spina iliaca anteriore superiore e inferiore sono punti di inserzione per importanti muscoli della coscia. La SIAS funge da punto d’inserzione per il muscolo sartorio, mentre la SIAI è il punto di attacco del muscolo retto femorale, parte del quadricipite. Questi muscoli sono attivi durante movimenti rapidi come lo sprint, il calcio della palla, o i cambi di direzione, tipici del gioco del calcio.
Meccanismo dell’Avulsione
L’avulsione si verifica principalmente durante attività sportive che coinvolgono accelerazioni rapide o cambiamenti di direzione improvvisi. Nei giovani atleti, la presenza di cartilagine di accrescimento nelle regioni di inserzione muscolare rende l’osso più suscettibile a lesioni da trazione. La contrazione violenta dei muscoli durante un movimento esplosivo può superare la resistenza del punto di inserzione, causando il distacco parziale o completo della spina iliaca.
Sintomatologia
Il calciatore affetto da avulsione della spina iliaca lamenterà un dolore acuto e improvviso nella regione anteriore dell’anca o della coscia, spesso accompagnato da gonfiore e difficoltà nel camminare o correre. Il giovane atleta può riferire un “click” o uno “strappo” al momento del trauma. La palpazione della zona lesionata risulta dolorosa, e spesso si può notare una tumefazione locale.
Diagnosi
La diagnosi di avulsione della spina iliaca si basa sulla combinazione di anamnesi, esame clinico e imaging.
Normalmente la descrizione fornita dai giovani calciatori è di per sé un elemento di “sospetto di lesione”.
Molto spesso, infatti, nella descrizione che viene fornita dall’atleta, prevede l’utilizzo di frasi quali ad esempio:
- “Ho sentito l’anca uscire dalla sua sede”
- “Ho sentito staccarsi un tendine”
- “Ho sentito uno schiocco ed è come se qualcosa si fosse staccato”
Clinicamente i test muscolari per valutare i flessori d’anca esacerbano il dolore e mostrano una evidente limitazione funzionale.
Dal punto di vista dell’imaging, le radiografie sono generalmente sufficienti per confermare la diagnosi, mostrando il distacco osseo. In casi dubbi o per una valutazione più dettagliata del danno ai tessuti molli, una risonanza magnetica (RM) o una tomografia computerizzata (TC) possono essere utilizzate.
Trattamento
Il trattamento per un’avulsione della spina iliaca dipende dalla gravità della frattura e dal grado di dislocazione del frammento osseo.
Nella maggior parte dei casi, la gestione è conservativa e una volta gestita la fase acuta con i mezzi che abbiamo a disposizione per gestire l’infiammazione primaria (riposo, crioterapia, farmaci antinfiammatori non steroidei), il giovane atleta dovrà iniziare un quadro riabilitativo in cui l’esercizio terapeutico riveste un ruolo centrale e la cui somministrazione deve avvenire sotto stretto controllo.
Ovviamente, ci si dovrà astenere dalle attività sportive fino a quando il dolore non sarà scomparso e la funzione muscolare ripristinata.
Tuttavia, nei casi in cui il frammento osseo sia significativamente dislocato (oltre i 2-3 cm), può essere necessario un intervento chirurgico per ridurre e fissare il frammento. La riabilitazione post-operatoria segue un percorso simile, con una fase iniziale di immobilizzazione e successiva fisioterapia mirata a recuperare forza e mobilità.
Recupero
Il tempo di recupero per le fratture da avulsione della spina iliaca varia a seconda della gravità della lesione. In generale, i tempi possono variare da 4 a 8 settimane e prevedere una fase di Return to Play e di reintroduzione all’allenamento vero e proprio, adeguata al livello agonistico praticato.
Il giovane calciatore dovrebbe essere in grado di tornare alla piena attività sportiva solo quando non avverte più dolore e ha ripristinato completamente la forza muscolare e la mobilità articolare.
Prevenzione
La prevenzione delle avulsioni della spina iliaca nel giovane calciatore passa attraverso una buona preparazione fisica, con un’attenzione particolare all’elasticità muscolare e alla forza dei muscoli flessori dell’anca.
Programmi di mobilizzazione articolare e di allungamento muscolare regolari adeguate ma soprattutto tecniche di riscaldamento progressive che evitino ad esempio il calcio violento alla palla prima che la fase di riscaldamento sia completata, possono ridurre il rischio di lesioni da trazione.
Ovviamente la supervisione degli allenamenti da parte di professionisti esperti in grado di riconoscere pattern motori errati o gesti tecnici non congrui che possono predisporre all’infortunio, è un elemento di importanza fondamentale.
Conclusioni
L’avulsione della spina iliaca è una lesione traumatica che può avere un impatto significativo sulla carriera sportiva del giovane calciatore, ma che può essere trattata con successo nella maggior parte dei casi. Una diagnosi precoce e un trattamento appropriato sono fondamentali per garantire un recupero ottimale e prevenire complicazioni a lungo termine.
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